UN GIOVANE
MISTERIOSO
«Un giovane lo seguiva,
coperto soltanto con un lenzuolo; e lo afferrarono; ma egli, lasciando andare il lenzuolo, se ne fuggì nudo». (Marco 14:51, 52)
Il Vangelo di Marco è stato a lungo oggetto di studi e meditazioni per diversi
motivi. La domanda più ricorrente è come abbia fatto quest'uomo, che non faceva parte (come Luca) dei dodici apostoli, a procedere alla narrazione puntuale degli eventi che hanno caratterizzato
il ministerio terreno del Signore Gesù. Qualcuno sostiene che Marco fu interprete dell'apostolo Pietro, dal quale era stato convertito (I Pietro 5:13), e che scrisse con esattezza tutto ciò che
ricordava delle cose fatte o dette da Gesù non avendo né ascoltato né seguito Cristo ma essendo stato soltanto compagno di Pietro; altri, invece, sostengono che Marco abbia visto Gesù durante il
Suo ministerio in Giudea. Ma, al di là di queste opinioni, la cosa più importante è riconoscerne la Divina ispirazione dello Spirito Santo. I versi presi in considerazione ci parlano di una
figura piuttosto misteriosa, di un giovane che prende posto in una delle scene più commoventi della Sacra Scrittura e cioè l'arresto di Gesù nel Getsemani. Qualcuno ha ipotizzato che quel giovane
fosse lo stesso Marco, autore del Vangelo; in ogni caso, egli dovette assistere all'arrivo di Giuda, il traditore, insieme ad una moltitudine di gente che viene a prendere Gesù
con «spade e
bastoni», alla reazione di Pietro che, tratta la spada, recide
l'orecchio del servo del sommo sacerdote, all'ultimo miracolo di Gesù che tocca l'orecchio di quell'uomo e lo guarisce e, infine, alla fuga dei discepoli, affinché si adempisse la
Scrittura «Colpisci il pastore e siano disperse le
pecore» (Zaccaria 13:7). Ma, a questo punto, accade qualcosa nell'animo di questo giovane. Possiamo considerare 5
elementi importanti:
- Una decisione
- Una condizione
- Un avvenimento
- Una conseguenza
- Una reazione
UNA
DECISIONE
«Un giovane lo seguiva...» È importante considerare il contesto in cui quest'uomo prende la sua decisione. Dopo
l'arresto di Gesù, i discepoli abbandonarono il loro Maestro proprio nel momento in cui avrebbero dovuto dimostrare nei Suoi riguardi tutto l'affetto e la comprensione possibile; poi fuggono per
evitare spiacevoli conseguenze. Questo giovane, però, sembra fare una scelta che va controcorrente; è apprezzabile il suo buon proposito di seguire Gesù anche quando le circostanze sembrano
suggerire un comportamento diverso. Possiamo immaginare che egli si sia trovato in mezzo alla folla che Gesù ammaestrava durante il Suo ministerio, che abbia visto Gesù compiere delle opere
potenti e sono proprio le parole di Gesù che producono nel suo cuore la fede, la piena convinzione di essere al cospetto del Figlio di Dio. Molta gente seguiva Gesù per scopi diversi ma ci piace
pensare che questo giovane non appartenesse solo a quella categoria di curiosi che voleva vedere Gesù all'opera
UNA
CONDIZIONE
«... coperto soltanto con un
lenzuolo» I versi ci parlano non soltanto della sua decisione ma
anche della sua personale condizione. Un'altra versione della Parola di Dio, descrive anche la qualità di questo lenzuolo:«avvolto in un panno lino...» La particolarità di questo tessuto era la sua finezza; pertanto egli non sembra
essere equipaggiato adeguatamente alle condizioni atmosferiche perché quella notte faceva particolarmente freddo (Giovanni 18:18). Nel significato spirituale, questo lenzuolo così fine, ci parla della superficialità
della sua esperienza cristiana; possiamo affermare che questo giovane non ha i mezzi necessari per superare le difficoltà, i suoi buoni propositi sono lodevoli ma non sono
sufficienti.
UN
AVVENIMENTO
«... e lo afferrarono» Ad un certo punto, accade qualcosa di inaspettato. Mentre segue Gesù, qualcuno si
accorge della sua presenza, gli eventi precipitano e questo giovane viene preso. Ed è a questo punto che ci tornano alla mente le parole di Gesù quando disse; «E sarete condotti davanti a governatori e re per
causa mia, per servire di testimonianza davanti a loro e ai pagani» (Matteo 10:18) e ancora «Sarete odiati da tutti a causa del mio nome; ma chi
avrà perseverato sino alla fine sarà salvato» (Matteo 10:22). Gesù aveva avvertito i Suoi delle cose che avrebbero dovuto soffrire per il Suo nome e
queste parole cominciarono ad echeggiare anche nella mente di questo giovane che aveva con cuore deciso di seguire il Signore, ma è proprio qui che si trova a dover fare un'altra
scelta.
UNA
CONSEGUENZA
«... ma egli, lasciando andare il
lenzuolo» La debolezza della sua fede fa presto spazio alla paura
di subire delle conseguenze alla propria persona; anche oggi l'uomo dichiara con troppa facilità la sua volontà di seguire il Signore ma, alla prima difficoltà, lo vediamo arrendersi e lasciare
nelle mani del nemico quella piccola«protezione» che aveva acquisito nell'esperienza con Dio. Aveva ben detto Gesù tempo
prima: «Il
seminatore uscì a seminare. Mentre seminava, una parte del seme cadde... in luoghi rocciosi dove non aveva molta terra; e subito spuntò, perché non aveva terreno profondo; ma, levatosi il sole,
fu bruciata e, non avendo radice, inaridì. - Quello che ha ricevuto il seme in luoghi rocciosi, è colui che ode la parola e subito la riceve con gioia, però non ha radice in sé ed è di corta
durata; e quando giunge la tribolazione o persecuzione a motivo della parola, è subito sviato» (Matteo 13:3-6; 20-21).
UNA
REAZIONE
«...se ne fuggì nudo» Sulla base di ciò che abbiamo considerato, sarebbe facile criticare il comportamento
di questo giovane che aveva manifestato inizialmente dei buoni propositi. Quello che conta, è utilizzare questo modello come insegnamento per la nostra vita spirituale. Il Signore ci dà diversi
ammonimenti nella Sua Parolae ci invita con premura a vegliare, a stare fermi nella
fede, a fortificarci (1 Corinzi 16:13). Ma abbiamo bisogno di essere equipaggiati come buoni soldati che vanno alla
guerra «Rivestitevi della completa armatura di Dio, affinché
possiate star saldi contro le insidie del diavolo» (Efesini 6:11).