: Timore: Paura o Rispetto?

Il dizionario definisce il Timore come; uno stato ansioso dell'animo, come turbamento o preoccupazione per un male o pericolo imminente; oppure come sentimento di rispetto, di riguardo, di affetto che genera la preoccupazione di offendere qualcuno. Nell'uso corrente del termine, quando si parla di timore si fa subito riferimento al significato negativo del termine, sottolineando la tensione alla quale è sottoposta ogni giorno l'uomo "naturale".
La stragrande maggioranza dell'umanità nasconde dentro di sé paure spesso legate alle diverse situazioni ambientali, politiche e sociali. Nei paesi più industrializzati, ad esempio, le paure più diffuse sono quelle che riguardano la morte, la paura di invecchiare, di ammalarsi, di non riuscire a realizzarsi nel campo professionale.

TIMORE COME TURBAMENTO DELL'ANIMO
Nella Bibbia, la Parola di Dio, troviamo spesso vicende legate a questo stato d'animo e, ad un'attenta analisi, possiamo certamente affermare che il timore è quasi sempre la diretta conseguenza del peccato e dell'infedeltà verso Dio. Nell'antico testamento, è molto conosciuto l'episodio di Adamo, il primo uomo, primo anche a sperimentare la paura. «Egli (Adamo) rispose: Ho udito la tua voce nel giardino e ho avuto PAURA, perchè ero nudo, e mi sono nascosto» (Genesi 3:10) Certamente la disubbidienza di Adamo verso Dio, quindi il suo peccato, fu la causa che generò in lui la paura ma facciamo un passo indietro e consideriamo con quali mezzi il serpente indusse la donna e suo marito al peccato.

      CONTRADDIZIONE «Come! Dio vi ha detto di non mangiare da nessun albero del giardino?» (Genesi 3:1)
      ILLUSIONE «No, non morirete affatto» (Genesi 3:4)
      ESAGERAZIONE «Sarete come Dio» (Genesi 3:4).

L'astuzia del serpente fu sufficiente per indurre la donna a desiderare il frutto che Dio aveva proibito di mangiare. «La donna osservò che l'albero era BUONO per nutrirsi, che era BELLO da vedere e che l'albero era DESIDERABILE per acquistare conoscenza» (Genesi 3:6«Ognuno è tentato dalla propria concupiscenza che lo attrae e lo seduce. Poi la concupiscenza, quando ha concepito, partorisce il peccato; e il peccato, quando è compiuto, produce la morte» (Giacomo 1:14, 15).
Nel nuovo testamento è famosa la narrazione della tempesta sedata da Gesù. «Ed essi furono presi da gran timore e si dicevano gli uni gli altri: Chi è dunque costui, al quale persino il vento e il mare ubbidiscono?» Marco 4:4.
Dopo aver passato del tempo con Gesù, i discepoli non avevano ancora compreso chi fosse Egli realmente, non avevano ancora riconosciuto la Sua natura divina. Sicuramente ebbero paura della tempesta ma furono presi da una paura maggiore, da "gran timore", perché non potevano spiegare come Gesù avesse potuto calmare il vento e il mare.
La mancanza di conoscenza, genera la paura.
      «Ma il Consolatore, lo Spirito Santo, che il Padre manderà nel mio nome, vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto quello che vi ho detto» (Giovanni 14: 26)
      «Se perseverate nella mia Parola, siete veramente miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi» (Giovanni 8: 31, 32)
      «Ma crescete nella grazia e nella conoscenza del nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo» (2 Pietro 3:18). Abbiamo accennato, quindi, che la disubbidienza e la mancanza di conoscenza generano paura. Ma vediamo anche altri esempi:
      l'incredulità ---- Genesi 18:15 - Sara, moglie di Abraamo, anche di fronte alla promessa di Dio, non crede alla possibilità di poter avere un figlio alla sua età;
      l'inganno ai danni di qualcuno ---- Genesi 32:7 - Dopo aver ingannato suo fratello, Giacobbe teme la sua ritorsione;
      la lontananza dal Signore ---- Proverbi 29:25 - La paura degli uomini è una trappola, ma chi confida nel Signore è al sicuro;
      la mancanza di amore ---- 1 Giovanni 4:18 - Nell'amore non c'è paura; anzi, l'amore perfetto caccia via la paura, perché chi ha paura teme un castigo. Quindi chi ha paura non è perfetto nell'amore.

TIMORE COME RISPETTO
Abbiamo accennato all'inizio che il timore è una medaglia a due facce.
Nel significato positivo del termine, esso indica un sentimento di profondo rispetto, di riverenza verso qualcuno, che genera la preoccupazione di offendere l'oggetto di tale sentimento. Facciamoci delle domande:
      A CHI DOBBIAMO MANIFESTARE TALE RISPETTO?
      PERCHÉ?
      A CHE SERVE IL TIMORE?
      COME SI ACQUISISCE?
1^ Ovviamente i credenti sanno che Dio è il destinatario di tale rispetto. «Santificate il Signore degli esrciti! Sia Lui quello per cui provate timore» (Isaia 8:13)

2^ Il timore è necessario perché:
      riconosce la Santità di Dio ---- Apocalisse 15:4
      riconosce la grandezza di Dio ---- Deuteronomio 10:12,17
      riconosce la bontà di Dio ---- 1 Samuele 12:24
      riconosce le opere e la potenza di Dio ---- Giosuè 4:23, 24

3^ il timore serve per:
      l'adorazione a Dio ---- Salmo 5:7
      il servizio cristiano ---- Salmo 2:11
      per non peccare ---- Esodo 20:20
      per l'amministrazione imparziale della giustizia ---- 2 Cronache 19:6-9
      per il perfezionamento nella santificazione ---- 2 Corinzi 7:1
      come segno di distinzione da coloro che agiscono con malvagità ---- Salmo 36:1

4^ il timore si acquisisce:
      con la preghiera ---- Salmo 86:11
      con l'investigare la Parola di Dio ---- Proverbi 2:3-5
      con una condotta irreprensibile ---- Colossesi 3:22
      con l'ubbidienza a Dio ---- Deuteronomio 13:4

Il timore stabilisce un legame unico e soprannaturale col Signore e coloro che amano Dio desiderano adempiere con gioia a tutto quello che Lui ha comandato. Il timore, quindi, deve essere dimostrato:
      come rispetto legato alla cura di mettere in pratica la Parola di Dio (Deut. 28:58),
      come rispetto legato ad un impegno preso davanti al Signore (Prov. 20:25),
      come principio di condotta della propria vita (2 Sam. 23:3),
      come coraggio di andare «contro corrente» (Ebrei 11:7).

Nella misura in cui ci adopereremo a ricercare tali virtù, Dio ci darà la giusta ricompensa, donandoci sapienza, intelligenza e ogni benedizione spirituale. «Il timore del Signore accresce i giorni, ma gli anni degli empi saranno accorciati» Proverbi 10:27