Meditazione biblica
Siano tutti uno
E’ la richiesta essenziale di Gesù al Padre nella Sua preghiera sacerdotale, la ripete più di una volta con tono urgente, quasi pressante:
“che siano tutti uno; e come Tu, o Padre, sei in Me e io sono in Te, anch’essi siano in Noi: affinchè il mondo creda che Tu mi hai mandato” (Giovanni 17:21).
Possiamo ritenere questa richiesta come lo scopo e il centro della sua preghiera: Gesù si “preoccupa” dell’unità. E’ difficile incontrare due persone identiche, la diversità, però, testimonia l’onnipotenza divina.
I dittatori e gli uomini poco lungimiranti pretendono che agiamo tutti allo stesso modo, ma Dio “che è ricco in misericordia” ci fornisce parole nuove e strumenti nuovi perché possiamo proclamare la Sua eterna Parola, senza menomarne la Sua infallibilità e immutabilità. Queste caratteristiche ci consentiranno, se la custodiamo gelosamente, di stemperare e superare ogni ostacolo e di essere perfetti nell’unità. La diversità di personalità non sarà scandalo, ma ricchezza. Potremo anche avere opinioni differenti sulla soluzione dei problemi, però siamo tutti uno nell’affermare che ogni problema ha risposta in Cristo. Potremo avere modi diversi di predicare, però siamo tutti uno nel ritenere l’Evangelo l’unica buona notizia che continua a cambiare radicalmente la vita dell’uomo. Potremo essere di estrazione sociale diversa, però diventiamo tutti uno quando la benedizione di Dio scende su noi. Per questo dobbiamo chiedere al Signore di intervenire con l’unzione e la potenza dello Spirito Santo nelle nostre riunioni di culto. Dobbiamo riconoscere che tecnicismo e formalismo forniscono parvenza di unità, privandoci di raggiungere sostanzialmente la perfezione nell’unità. Rendiamoci conto che il tempo è favorevole per cercare la faccia di Dio. Adoperiamoci in questo nuovo anno a ricercare l’unità nella diversità, valorizzando ogni ministerio e ogni membro di comunità per quello che è e da Dio ha ricevuto, mettendo da parte ogni veduta personale. Infatti, la Chiesa ben collegata e ben connessa “mediante l’aiuto fornito da tutte le giunture, trae il proprio sviluppo nella misura del vigore di ogni singola parte” per edificare sé stessa nell’amore. Perché tutti possiamo realizzare l’unità nella diversità, dobbiamo badare affinchè nessuna radice velenosa possa darci molestia, vigilando che nessuno resti privo della grazia di Dio e ricercare “la pace con tutti e la santificazione senza la quale nessuno vedrà il Signore” per il bene della diffusione dell’Evangelo di Cristo.
Felice Antonio Loria
Presidente
Assemblee di Dio in Italia