La testimonianza di Felice Nuzzi
Mi chiamo Felice, sono nato a Napoli in una famiglia “normale”, i miei genitori mi hanno dato tutto quello che era possibile per farmi crescere e vivere secondo una buona educazione, la
possibilità di studiare, la libertà di scegliere.
Fino all’età di venticinque anni la mia vita non ha subito grandi scossoni. Ho sempre avuto un carattere tranquillo, allegro e non ho mai fatto cose che mi portassero all’eccesso. Però la mia tranquillità esterna era apparente, perché nei miei sentimenti avevo voglia di esplodere, di trasgredire e fare cose che mi dessero maggior soddisfazione. In realtà, ero troppo pauroso per ribellarmi e mostrare il mio reale stato d’animo e questo non faceva altro che aumentare in me la rabbia.
Negli anni dell’adolescenza iniziai a seguire e ascoltare musica “heavy metal”, vestivo di nero, portavo i capelli lunghi, indossavo spille, catenine, stemmi, magliette che inneggiavano alla distruzione di massa, dell’individuo e imprecazioni sataniche.
Avevo sempre nelle orecchie le cuffie con questa musica a tutto volume, che mi spingeva a fare cose che io non avrei mai pensato di fare, come correre in moto a tutta velocità in città, cercando ogni giorno di battere il record di percorrenza tra casa e scuola; essere aggressivo verso tutti, guerrafondaio. Insomma, in questa musica avevo trovato il modo per sfogare la mia rabbia.
A volte nella scuola che frequentavo, per fare qualche esempio, prendevamo banchi e sedie e li buttavamo dalla finestra del terzo piano. Altre volte cercavamo esperienze forti e cose pericolose, siamo persino giunti a voler danneggiare seriamente tutto l’edificio scolastico. Se penso a cosa poteva succedere quella volta, mi vengono i brividi. Quanta incoscienza e insensibilità.
Quella musica mi rendeva schiavo sempre di più, man mano che mi addentravo nei vari livelli più duri, ero arrivato al punto di non poterne fare più a meno, come una droga. Per non parlare dei concerti che ho visto con il loro carico di violenza, alcool, droghe. Quelle note che per molti possono sembrare rumore assordante, provocavano in me una sorta di trasformazione, facendomi sentire invincibile ed euforico al punto di compiere gesti senza senso.
Ma finalmente ci fu una svolta nella mia vita. Ebbi l’opportunità di lavorare con mio zio credente che tra una pausa e l’altra mi parlava di Gesù, della Sua Parola, la Bibbia. Intanto a casa, iniziai anch’io a leggere il Vangelo e da quel momento il Signore cominciò un’opera grande nel mio cuore, mi fece comprendere la realtà e mi diede la forza di lasciare tutto quel che concerneva la musica heavy metal. Il Signore mi liberò da questa schiavitù e cominciò a mettere ordine nella mia vita, decisi di ripulirmi anche fisicamente e persino di tagliarmi i capelli lunghi.
Ero contento, avevo trovato la pace e la soddisfazione che fino allora avevo cercato altrove, eppure mi mancava ancora qualcosa. Dopo due anni, il Signore mi aiutò a trovare un lavoro a Bologna così partii subito. Nella solitudine di una città sconosciuta riaffioravano nel mio cuore tutte le parole dell’Evangelo che avevo ascoltato, notavo che quelle parole confortavano il mio cuore, e il desiderio di conoscere il Signore personalmente cresceva sempre più. Fu allora che cercai una chiesa evangelica e lo Spirito Santo mi condusse nella comunità cui ora appartengo.
La mia vita fu trasformata quando decisi di affidarmi nelle mani di Gesù. Questo avvenne durante una riunione di culto in cui si meditava sul sacrificio di Gesù sulla croce per noi tutti e, potei comprendere allora, per me in particolare. In quel momento feci una semplice preghiera, con tutto il mio cuore: “Signore salvami perché sono un peccatore e perdona tutti i miei peccati!” Subito fui alleggerito da quel peso insopportabile che opprimeva il mio cuore. Da allora i miei occhi hanno iniziato a vedere il mondo in un modo diverso perché il Signore Gesù venne a dimorare in me, donandomi salvezza e certezza di vita eterna con Lui. Da quel momento Gesù non mi ha mai abbandonato!
Il Signore mi ha donato vera pace, gioia profonda, un nuovo modo di pensare, guida spirituale nelle decisioni, la capacità di amare gli altri intorno a me e di sopportazione. La speranza e la certezza della vita eterna che prima non avevo, sono punti fermi quando sono in difficoltà, perché Gesù è diventato il mio Signore, il mio Salvatore, il mio Dio cui mi affido.
Non più come prima. Quando faccio una cosa, di solito dopo un po’ mi stanco e lascio, ma la conversione a Cristo Gesù, non è avvenuta mediante le mie forze, e anche nel servirlo ogni giorno, non sono solo, ma vado avanti per mezzo della Sua forza e del Suo amore; e ora Lo ringrazio perché sono trascorsi undici anni da quando ho accettato il Signore!
Egli mi ha anche dato la grazia di formare una famiglia e di avere due bambine. In mezzo alle difficoltà che s’incontrano nella vita, adesso so dove chiedere aiuto, a chi rivolgermi, perché Gesù è sempre attento alle preghiere di chi Lo ama e la risposta non si fa attendere. La Sua Parola, la Bibbia, mi dà forza per affrontare la vita di ogni giorno e una gioia continua che non si può spiegare.
Io devo tutto al mio Signore Gesù! Ma desidero concludere dicendo che ci sono ancora tantissime cose che potrei raccontare, di tutto il bene che ha fatto per me il mio Signore e di come Egli ha anche salvato la mia famiglia da due incidenti stradali, quando un fuoristrada ha colpito violentemente la macchina di mia moglie sul lato della guida. Appena appresa la notizia, pregai affidando la situazione al mio Signore. Arrivato lì, ho visto mia moglie sanguinante ancora in macchina incastrata tra le lamiere. Insieme ai dottori dell’ambulanza l’abbiamo estratta dalla macchina, ma non posso descrivere la pace e la tranquillità che avevo nel cuore anche in quei momenti terribili. Se fosse stato un tempo non so cosa avrei fatto e come avrei reagito, ma ora ero sereno, perché sentivo la presenza del mio Signore Gesù accanto a me. I Carabinieri mi dissero che la macchina su cui era mia moglie avrebbe dovuto spaccarsi in due, come avevano in casi analoghi, provocando la morte del conducente, invece mia moglie ha riportato solo una frattura ma ora sta bene. Dopo un incidente del genere alcuni ci dissero che eravamo stati fortunati, ma per i figli dell’Iddio Altissimo non esiste la fortuna. Al Signore Gesù sia tutta la lode e la gloria in Eterno.