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Uno dei modi che più danneggia il
cristianesimo e quello di distorcere alcune verità. Per esempio la trasparenza, molti la confondono con la mancanza di rispetto e maleducazione: e dicono "non ho peli sulla lingua".
Il dizionario da queste
definizioni: Trasparente: (Trans = all'altro lato, o attraverso di;
e pareo = apparire). Penetrabile (che può essere penetrata) dalla luce, perfettamente chiara. "Corpo, che lascia passare la luce, permettendo così di
vedere, più o meno chiaramente, gli oggetti che si trovano al di là di esso".
Quindi quando parliamo di qualcosa di
trasparente, stiamo parlando di qualcosa che si può vedere da un lato all'altro.
Quando guardiamo un vaso di cristallo,
possiamo vedere quello che c'è dentro. Possiamo per esempio vedere se c'è il liquido in esso oppure possiamo vedere se l'acqua è pulita o sporca.
Spesso sentiamo dire "quella persona non è
trasparente". Nel senso che non è una persona schietta, sincera. Colui
che invece è trasparente, è incapace di finzioni o ipocrisie: e questo è qualcosa che si può
verificare.
Noi possiamo
essere solo due tipi di vasi del Signore: ad onore o a
disonore, o vasi di acqua pura o d'acqua sudicia. 2 Tim. 2:20 "In una grande casa non ci sono soltanto vasi d'oro e
d'argento, ma anche vasi di legno e di terra; e gli uni sono destinati a un uso nobile e gli altri a un uso ignobile".
Riferendosi alla propria
trasparenza, Paolo afferma di essere una lettera
aperta "conosciuta e letta da tutti gli
uomini"; 2 Cor. 3:1-5 "Cominciamo forse di nuovo a raccomandare noi stessi? O
abbiamo bisogno, come alcuni, di lettere di raccomandazione presso di voi o da voi? La nostra lettera, scritta nei nostri cuori, siete voi, lettera conosciuta e letta da tutti gli uomini; è noto
che voi siete una lettera di Cristo, scritta mediante il nostro servizio, scritta non con inchiostro, ma con lo Spirito del Dio vivente; non su tavole di pietra, ma su tavole che sono cuori di
carne. Una simile fiducia noi l'abbiamo per mezzo di Cristo presso Dio. Non già che siamo da noi stessi capaci di pensare qualcosa come se venisse da noi; ma la nostra capacità viene da
Dio…"
Nel nostro tempo si chiede
una lettera di raccomandazione, un curriculum per le mansioni che
dobbiamo svolgere.
Paolo non aveva bisogno di farsi raccomandare, diceva ai Corinti che loro
stessi erano una lettera di raccomandazione scritta nei loro cuori. La dottrina che gli aveva insegnato e che loro praticavano era quella che affermava chi fosse Paolo.
Nel nostro agire come
credenti siamo trasparenti e stiamo raccomandando a Cristo? Quando come
credenti parliamo della grandezza di Dio, è meglio parlare con i nostri fatti, con la nostra testimonianza, con la nostra condotta, affinché la gente veda invece di dire molte cose con la
bocca.
Se non viviamo la Parola di Dio, sempre vedranno quello che siamo, al di là di
quello che diciamo. Prov. 26:26"Il suo odio si nasconde sotto la finzione, ma la sua
malvagità si rivelerà nell'assemblea".
Ci sono molti che parlano
di Dio, però dopo li udiamo agire e parlare in modo da offendere il
Signore. Paolo per questo ci dice che il "nostro amore non sia finto ma
reale". Rom. 12:9 "L'amore sia senza ipocrisia. Aborrite il male e
attenetevi fermamente al bene".
La trasparenza e l'opposto
dell'opacità. Il gesso è una sostanza opaca.
Quando il peccato entra, sporca la mente con il dubbio verso Dio, la rende
opaca non è più trasparente, la luce a mala pena entra e in modo distorto.
La prima manifestazione di aver disobbedito
a Dio fu la perdita della trasparenza. In Adamo ed Eva si evidenzia immediatamente dopo la caduta, si nascondono, non vogliono più apparire agli occhi di Dio. La loro condizione opaca interna si
evidenzia con l'atto esteriore che li porta alla paura e morte spirituale.
L'inganno da parte del
nemico è quello di togliere la trasparenza della Parola, facendo
ogni sforzo affinché l'informazione o luce ricevuta o rivelazione, non sia trasmessa così come la si riceve e producendo un cambio interno nel modo di pensare.
La mente non trasparente,
ma opaca, la Bibbia la chiama una mente carnale o naturale, che non solo
non può intendere i pensieri di Dio ma li considera nocivi allo stile di vita al quale lui è abituato.
Per questo la Bibbia dice che è importante un rinnovamento della mente (Rom. 12:2).
La trasparenza come
attitudine di vita, comporta un agire in accordo a quello che si crede e
si avvalora internamente; dipende dal modo di pensare in quanto a se stessi e le altre persone che ci circondano.
Questa mancanza di
trasparenza fa si che si inizi a manifestare una doppia condotta di vita, come una plastica polarizzata, che gli permette vedere le cose come vuole senza che gli
altri possano penetrare a lui.
Il comportamento é un vaso in cui ognuno rivela la propria immagine.
Il rancore dimostra la non
trasparenza del credente. In Levitico
19:18 "Non ti vendicherai e non serberai rancore contro i
figliuoli del tuo popolo, ma amerai il prossimo tuo come te stesso". Luca 6:36,37 "Siate misericordiosi com'è misericordioso il Padre
vostro. Non giudicate, e non sarete giudicati; non condannate, e non sarete condannati; perdonate e vi sarà. perdonato". Il rancore è un
peccato; esso è molto vicino all'odio e molto lontano dalla grazia. La
gelosia di Caino aveva prodotto del rancore verso suo fratello Abele; e il rancore si trasformò in omicidio.
Ci sono cuori non trasparenti che per star bene devono far stare male gli
altri.
Il Signore
Gesù non ha mai provato un tale sentimento. Pensiamo al suo
comportamento verso Giuda. Egli conosceva perfettamente lo stato della sua anima e sapeva che era "un diavolo". Ma non ha mai lasciato intravedere il minimo rancore e tantomeno dell'odio. Il suo
ultimo incontro con lui è caratterizzato da questa parola: "Amico, a far che sei tu qui?" (Matteo
26:50). Possiamo ben dire che "Le male azioni portano al carcere; le male reazioni portano al manicomio".
Paolo non aveva né odio né acredine verso
il carceriere di Filippi. Se ne avesse avuto non avrebbe potuto dirgli, quando le porte della prigione furono aperte: "Non ti far male alcuno, perché siamo tutti
qui" (Atti 16:28), né, in seguito, predicargli l'Evangelo. Eppure, quante sofferenze quell'uomo gli aveva
fatto subire!
Come è possibile che vi
siano rancori fra fratelli e che perdurino nel tempo? "Deve venire a chiedermi scusa", si dice, e poi "regoleremo la cosa quando si sarà
pentito". Questi pretesti mostrano uno spirito orgoglioso,
legalista e intransigente, e una totale assenza di grazia.
Questi credenti non possono essere delle
lettere aperte, trasparenti, con buone notizie. Se noi siamo coloro che annunciamo Cristo e la Sua opera all'umanità, se testimoniamo che Gesù ci ama e che ama a tutti, come possiamo essere letti
dagli altri se non siamo coerenti o trasparenti con quello che diciamo?
Credo che "Un vecchio collerico e schizzafuoco non si improvvisa. È il frutto
di una vita egoista". Un anziano amabile non si improvvisa; é il frutto dolce di una vita generosa.
La critica e la maldicenza
dimostra un credente non trasparente. Un proverbio spagnolo
dice "Nella
bocca chiusa non entrano le mosche".
Come si porta il peso del proprio corpo
senza sentirlo, mentre invece si sente quello di ogni corpo estraneo che si voglia muovere, così non si notano i propri difetti, ma solo quelli degli altri.
C'era un nonno che si era addormentato profondamente sul salotto. I nipoti
terribili ebbero una cattiva idea, trovarono dell'acqua di pesce ammuffito ne presero un pò e la misero alle narici del nonno. Quando questi si svegliò e aspirò l'aria dalle narici esclamò "che
male odore in questa abitazione!" Andò alla cucina ed anche li sentì l'odore e sgridò la moglie; entrò nel suo ufficio ed anche lei era sgradevole l'odore. Così uscì fuori per la strada ed
incontrò un vicino e gli disse "avete sentito che cattivo odore per la strada?" gli disse arrabbiato.
Caro fratello , se ti senti tentato a criticare e
vedere le mancanze degli altri, esaminati da te stesso; pulisci le tue narici prima e vedrai come non tutto puzza.
L'ipocrisia non fa
trasparire Cristo nel credente. Ipocrisia è voler mostrare qualcosa che
non siamo o ricevere il merito per qualcosa che non dipende da noi.
In Giov. 1:47-50 Gesù parla di Natanaele dicendo "ecco un vero israelita in cui non c'è
frode". La frase esprime lo stesso significato di trasparente;
qualcuno che non è un'ipocrita o di doppia apparenza.
Le tribù indiane d'America hanno molte maniere
per raffigurate l'ipocrita. Lo chiamano "l'uomo dal doppio viso", "l'uomo con due cuori", l'uomo con due maniere di parlare", "l'uomo dalla doppia testa", "l'uomo di lingua biforcuta", "l'uomo
con due lati" e "l'uomo con la bocca retta però il cuore torto". Tutte queste descrizioni ingenuamente figurate, sono esattamente certe.
I contenziosi i
guerrafondai non fanno trasparire l'immagine di Cristo agli altri. Un
bambino chiese a suo padre: "Papà, come iniziano le guerre?"
Il padre, per non dire che non lo sapeva, rispose: "Beh, dunque, vedi,
prendiamo per esempio la prima guerra mondiale. Tutto iniziò perché la Germania invase il Belgio". A questo punto l'interruppe la moglie: "Dì la verità. Iniziò perché qualcuno uccise ad un
principe". Il padre, con aria di superiorità, gridò: "Allora, chi é qui che stava rispondendo alla domanda tu o io?" La moglie lo guardò con l'aria di regina offesa, uscì sbattendo la porta
facendo rompere i vetri della porta. Seguì un silenzio imbarazzante, dopo di che il padre riprese il racconto. però il ragazzo lo fermò, dicendo: "Non dirmi più nulla papà, ora so come iniziano
le guerre".
L'odio, o anche l'animosità, le piccole cattiverie, le sortite maligne, hanno
un devastante potere di oscuramento e mancanza di trasparenza.
Per essere trasparenti
Paolo ci dice come questo è possibile "Una lettera… scritta non con inchiostro, ma con
lo Spirito del Dio vivente". L'opera di Cristo e il Suo carattere
in noi, si riflette quando noi facciamo la volontà di Dio, ed è lo Spirito Santo Colui che ha scritto la Parola nei nostri cuori.
Sappiamo che Paolo fu un uomo estremamente intelligente, studioso della legge
ai piedi di Gamaliele. Ma quando conobbe Cristo, iniziò a testimoniare di Gesù e della sua opera ed aprì il suo cuore al messaggio del Signore. Paolo lasciò tutto per il Signore. Dopo dirà Paolo
che aveva molto da gloriarsi, ma dirà ai credenti"siate miei imitatori come io lo sono di
Cristo". Paolo diceva che la sua competenza e sapienza veniva da
Dio. Senza sapienza celestiale Paolo continuava ad essere Saulo da Tarso e non l'apostolo di Gesù Cristo. Capì che il molto sapere non gli dava la vita eterna.
C'è molta gente, e molti non sono credenti che
sanno molte porzioni della Bibbia, la leggono giornalmente, ma con tutto ciò si stanno uccidendo. Perché? perché la usano in un modo errato per il proprio profitto. Perché non fanno caso a ciò
che leggono anche se l'imparano a memoria. Per questo Paolo dice che "la lettera uccide, ma lo spirito
vivifica".
La parola di Dio deve essere letta nello Spirito, è importante ricevere la
sapienza del cielo per poter intendere e applicarla nella nostra vita.
Per questo tanti credenti sono sporchi dentro,
non riflettono la luce attraverso il loro volto. Non sono "trasparenti". Non si può vedere ciò che c'è in loro. Si nascondono dietro una sapienza carnale che
alla fine li porterà nel cammino sbagliato.
Il beneficio della trasparenza:
Ricevere la
luce: la Parola di Dio è una luce, la parola di Dio informa, la
Parola di Dio è la verità,
Può riflettere e lasciare
passare all'altro lato la parola di Dio bisogna crederla, viverla e
comunicarla. Ci parla di testimonianza, senza distorcere o limitare la luce o la verità.
Se la persona crede in quello che sta scritto
nella Parola allora la sua condotta sarà simile all'insegnamento ricevuto: anche con il prossimo, familiari e altre relazioni personali conformemente ai lineamenti che la Bibbia ci dà, come
l'amore, rispetto e obbedienza a Dio, se amerà a se stesso come conseguenza amerà gli altri, compiendo in questo modo la legge di Dio.
Trasparenza è lasciarci
vedere tali come siamo in Lui. Non è questione di far credere, ma è
questione di parlare e agire in armonia a ciò che si è ricevuto dalla Parola di Dio. Solo questa parola ha la capacità di penetrare nei nostri cuori anche se sporchi e renderli dei cuori
trasparenti, una volta ravveduti. Ebrei 4:12 "Infatti la parola di Dio è vivente ed efficace, più
affilata di qualunque spada a doppio taglio, e penetrante fino a dividere l'anima dallo spirito, le giunture dalle midolla; essa giudica i sentimenti e i pensieri del cuore".
Molti religiosi dicono che hanno Dio, che
studiano la Bibbia, però non sono trasparenti, perché quello che studiano non viene riflesso nella vita quotidiana.
Giacomo
3:11-12 dice "La sorgente getta forse dalla medesima apertura il
dolce e l'amaro? Può forse, fratelli miei, un fico produrre olive, o una vite fichi? Neppure una sorgente salata può dare acqua dolce".
Spesso ascoltiamo la gente dire "non guardiamo all'uomo, ma a Dio". Questa espressione è reale, perché Dio ci salva ed è Dio che ci toglie il peccato. Però,
la Parola stabilisce che noi dobbiamo essere degli esempi verso gli altri, aiutarci gli uni e gli altri, amarci gli uni e gli altri, esortarci gli uni e gli altri.
Solo in questo modo saremo dei vasi trasparenti
per gli altri. Saremo lettere aperte per gli altri, lettere che portano un messaggio di salvezza, un messaggio di amore, di giustizia, di pace. Isaia 53.1 "Chi ha creduto a quello che abbiamo
annunziato?" Gli annunci si collocano in luoghi dove tutti gli
interessati possono leggerli, cosicché noi siamo un annuncio, scritto da Cristo nei nostri cuori, per dare testimonianza al mondo. E per questo stiamo nel mondo il luogo dove tutti possono
leggere attraverso la nostra vita trasparente.
Il Signore richiede
trasparenza spirituale. Sei tu un cristiano "trasparente?" Si può leggere Cristo attraverso di noi?