Quale introduzione allo studio si tracceranno gli avvenimenti salienti della vita e del tempo di Giosia per poi passare a considerazioni bibliche più ampie suggerite dal testo stesso.

Giosia regnò dal 640 al 609 a.C. circa, egli visse in un tempo nel quale stavano per essere gettate le basi della nostra civiltà, eppure la sua testimonianza è di un'attualità sconvolgente.

Geremia fu chiamato al ministero proprio durante il regno di Giosia (Geremia 1:1,2), il brano del suo libro che va da 3:6 a 6:30 riporta molto probabilmente un messaggio profetico di questo periodo. 2 profeta in persona compose un canto funebre alla morte del re (2Cronache 35:25). Anche il profeta Sofonia fu chiamato al ministero durante la vita di Giosia (Sofonia 1:1). La compagine dei profeti di Dio sarebbe incompleta se non si menzionasse Hulda, colei che sarà consultata in occasione della scoperta del libro della legge (2Cronache 34:22). Commuove l'irremovibile fedeltà a Dio della profetessa; viveva nella Gerusalemme dei culti idolatri e sensuali, ma questo non la privava della comunione e della potente guida dello Spirito Santo. Quanto misere sono le nostre scuseallorquando accatastiamo fra noi e Pio accuse su accuse verso il mondo corrotto, dimostrando di non avere compreso che: "Quel che è nato da Dio vince il mondo" (1Giovanni 5:4,5).

In breve ecco la successione degli avvenimenti che hanno caratterizzato il regno di Giosia: salì al trono all'età diotto anni (2Cronache 34:1), il dodicesimo anno del regno iniziò ad estirpare l'idolatria (2Re 22:1,2),I'avvenimento più importante fu però la scoperta del libro della legge (2Re 22:3-20), dopodiché iniziò la distruzione definitiva dell'idolatria e celebrò solennemente la Pasqua (2Re 23:4-24).

Ritorniamo agli anni dell'adolescenza del re, al versetto che è il nostro testo, per centrare il tema e seguirne i raggi lungo l'intera Bibbia.

 

I. I LUOGHI COMUNI SMENTITI

Nel Movimento pentecostale la quarta generazione ha raggiunto l'età di Giosia. Questi giovani, figli e spesso nipoti di credenti, con la loro apparente e desolante refrattarietà all'Evangelo, sono causa di preoccupazione per genitori, monitori e pastori. Come Giosia vivono in un mondo insensibile, immorale ed idolatra, credono di non poter fa-re a meno del superfluo, sono continuamente allettati dal sesso e intorpiditi dalla televisione e dalla noia. L'urgenza di conquistarli a Cristo non deve far trascurare i rudimenti di un sano pronto soccorso spirituale. Giosia smentisce:

a. La teoria pedagogica, secondo la quale gli adolescenti devono essere preservati dal mondo grazie all'intervento della chiesa locale, che deve creare sani momenti di svago che serviranno anche da richiamo onde metterli nella condizione di ascoltare l'annuncio dell'Evangelo (Atti 16:311Corinzi 11:17,18).

b. La teoria permissivista, secondo la quale un giovane deve f re esperienze nel mondo per conoscere il male affinché apprezzi il bene. Vi sono diverse gradazioni di questa teoria, da quella più tenue, secondo la quale i monitori possono accompagnare i giovani al cinema, a quella più dura che concede anche puntate in discoteca (Genesi 3:5Romani 6:15-18).

c. La teoria pessimista, secondo la quale gli adolescenti di oggi vivono in un mondo tanto contaminato da avere poche speranze di reale conversione rispetto ai loro coetanei delle generazioni precedenti. Non è vero! L'Evangelo è potenza di Dio sempre (Romani 1:161Tessalonicesi 1:5).

L'adolescenza è "tempo di cercare il Signore" per ottenere salvezza.

 

II. LE SEMPLICI VERITA' RICORDATE

"...cominciò a cercare l'Iddio di Davide suo padre...". Si presenta l'opportunità i parlare di alcune semplici verità dell'Evangelo, che concernono la conversione e la responsabilità dei genitori nell'ammaestramento dei figli. Si tratta di verità che per la loro stessa natura, quasi scontata, sono considerate povere e trattate come tali ma quale benedizione è riposta nella loro osservanza.

a. L'importanza della conversione, non è superfluo ricordare che:

- la nuova nascita è conseguenza della fede in Cristo e non dell'allegrezza a causa di Cristo (Giovanni 3:16,18;Matteo 13:20,21);

- la nuova nascita è una trasformazione, non una conformazione (1Tessalonicesi 1:9).

b. L'importanza dell'educazione, una buona testimonianza è molto efficace, Giosia:

- fu attratto dall'Iddio di Davide non dalla storia di Davide;

- fu attratto dalla Parola non dalle parole.

c. La differenza fra educazione e conversione, è una nota dolente. Un giovane può essere ben ammaestratoed educato ma non per questo salvato. L'ammaestramento può portare a Cristo ma non può certo sostituirLo.

La maturità è "tempo per cercare il Signore" per testimoniare della salvezza.

 

III. LE VITTORIE IN CRISTO ADDITATE

All'età di vent'anni Giosia diede il via ad una riforma radicale e coraggiosa a distruggere l'idolatria, a riedificare il tempio, a celebrare la Pasqua come non si era più fatto dai tempi di Salomone. Una serie impressionante di vittorie conseguite da un giovane, che pur prigioniero di un ruolo gravoso, era desideroso di piacere a Dio. Tutto questo è ancora più entusiasmante se si considerano il contesto nel quale viveva e quale era stata la linea in materia religiosa di suo padre e di suo nonno (2Cronache 33:9,19,22,23).

La salvezza rende forti e fedeli al Signore non deboli e timidi (1Corinzi 10:13Efesini 6:12,13Filippesi3:12). Quali furono in concreto le vittorie di Giosia?

a. Sull'idolatria (2Cronache 34:3-7), consideriamo gli idoli del nostro tempo (1Corinzi 12:21Giovanni 5:21).

b. Sull'apatia (2Cronache 34:8), troppe le cose che gli altri devono fare e che noi non siamo in grado di compiere.
Giosia restaurò il Tempio con impegno certosino. Lo zelo è virtù di chi ama Dio (Ecclesiaste 10:18Romani 12:11).

c. Sull'ipocrisia (2Cronache 34:19-21), il re voleva piacere a Dio ed accettò tutto il Suo consiglio.

d. Sulla codardia (2Cronache 35:18), l'uso, il tempo, la consuetudine tutto sembrava scoraggiare il giovane re, invece per la sua ubbidienza il popolo fu edificato e benedetto.

La vita intera è "tempo di cercare il Signore" per essere più che vincitori in Cristo Gesù.

 

Salvatore Cusumano