AIUTO NEL TEMPO DEL BISOGNO
"Avendo occhi non vedete? ...e non avete memoria alcuna?” (Marco 8:18)

Non è irragionevole che un uomo, attraversando la galleria di un museo, guardi i bei quadri appesi alle pareti. Per quale motivo gli sono stati dati gli occhi, se non per vedere? E non è irragionevole che il Signore si aspettasse che i discepoli comprendessero i Suoi insegnamenti spirituali. Avevano occhi con cui avrebbero potuto scrutare le realtà spirituali, eppure non li usavano. Molte persone non imparano mai a vedere granché con i propri occhi na­tu­rali. Camminano sui campi durante le giornate estive e non vedono mai niente di grazioso: invece in ogni fiore selvatico e in ogni stelo d’erba c’è una particolare bellezza che, se viene percepita, può rapire il cuore più ottuso. È ancora più vero nelle cose spirituali: camminiamo in un mondo pieno della gloria dell’amore di Dio: tuttavia, quanto sappiamo scorgere di questo splendore ineffabile? In questo mondo al massimo vediamo come attraverso un vetro opaco, in maniera oscura. Non dovremmo addestrare i nostri occhi a vedere? C’era un’altra meravigliosa facoltà che i discepoli non usavano. Era la memoria. “Non avete memoria alcuna?”. Essi ricordavano i fatti miracolosi in maniera molto precisa, ma non riuscivano a rammentare le lezioni spirituali. Avevano dimenticato il significato spirituale del miracolo. Questo è il modo in cui tutti noi agiamo troppo spesso: ricordiamo le cose che Dio ha fatto per noi nel passato, ma manchiamo di trarre le lezioni che queste esperienze do­vreb­bero insegnarci. Manchiamo di trarre profitto dall’esperienza. Ogni liberazione in situazioni di pericolo, ogni aiuto in momenti di necessità, dovrebbe imprimere nel nostro cuore una nuova lezione di assoluta fiducia nel Signore. Quando ci troviamo nuovamente in simili momenti di bisogno non dobbiamo avere paura, ma, ricordando come Dio ci ha aiutato in precedenza, dovremmo credere che Egli ci concederà il medesimo aiuto nelle esperienze che ci attendono.