“La tua parola è una lampada al mio piede ed
una luce sul mio sentiero”
(Salmo 119: 105)
Un viaggio pieno di difficoltà
L’autore di questo salmo era un grande
estimatore della Parola di Dio, in questo testo la definisce indispensabile per la buona riuscita della sua vita. Anticamente i viaggiatori che erano costretti durante la notte a continuare il
cammino, se erano impossibilitati a tenere la lampada nelle mani a causa dell’eccessivo
bagaglio, la legavano al piede destro così che ad ogni passo una nuova zona del sentiero veniva rischiarata. In prossimità dell’arrivo alla città o al villaggio a cui erano diretti venivano
incoraggiati dalla luce che proveniva dal centro abitato e si rianimavano. In questo passo il salmista parla del conforto che ogni giorno trova nella Parola di Dio, anche lui si sente “in
viaggio” e, nonostante che le tenebre lo circondino, sta cercando di arrivare alla città il cui architetto e costruttore è Dio stesso.
A volte è stato scoraggiato e tentato di lasciare il sentiero che sembrava diventare troppo duro, ma ha sempre trovato conforto nella luce della lampada che si è legato al piede e alzando lo
sguardo,attraverso “la parola profetica”, gli è stato dato di intravedere la città a cui anela. Egli sa che deve tutto alla Parola di Dio e in essa continua ad attingere a piene mani per i suoi
bisogni giornalieri. Leghiamo, per mezzo della fede, la Parola al nostro “piede” e mentre camminiamo, di tanto in tanto, scrutiamo nelle preziose promesse che Dio ci ha fatto per il futuro per
trovare conforto nel fatto che manca ancora poco e saremo arrivati.