Nigeria: l’inverno di sangue
In queste prime settimane del 2014 l’escalation di attacchi alle comunità cristiane è stata impressionante. Sono centinaia i morti. Lo stato centrale sembra incapace di offrire sicurezza.
E’ impressionante l’ondata di violenze messe in atto dagli estremisti islamici dei Boko Haram durante questo inverno. I media danno risalto all’ultimo cruento attacco al villaggio di Izghe, nello stato di Borno, dove si parla di almeno 100 persone uccise. Ieri i nostri collaboratori in loco ci avvisavano che i morti erano almeno 106e che al momento della loro visita al villaggio c’erano ancora molti corpi abbandonati per le strade, poiché la gente del villaggio aveva troppa paura di una seconda ondata di attacchi per avventurarsi a seppellirli.
Alle 21:30 circa di sabato 15 febbraio 2014, uomini vestiti in uniforme a bordo di veicoli e motociclette hanno assaltato Izghe (vicino al confine col Camerun), hanno separato cristiani da musulmani prima di freddarli a colpi di arma da fuoco o sgozzandoli. Dopo aver saccheggiato e ucciso, questi uomini si sono dileguati: nessuna forza di sicurezza è intervenuta a contenere l’attacco. Molti sono riusciti a scappare, tra loro sia cristiani che musulmani moderati. La settimana precedente, le forze militari del governo centrale, nel loro tentativo di arginare l’avanzata estremista, avevano bombardato zone limitrofe a questo villaggio, in cui si supponeva vi fossero nascondigli dei terroristi Boko Haram.
Attacchi come questi ad altre comunità cristiane si sono avuti nelle settimane precedenti nei villaggi di Sabon Gari Yamdula (stato di Adamawa), Manchok (stato di Kaduna), Kawuri e Kuthra (sempre nello stato di Borno) con centinaia di morti. Per quanto il presidente Goodluck Jonathan tenti di stabilire un controllo sul paese, ogni sforzo sembra inutile e cozzare contro un estremismo sempre più diffuso e ben finanziato dall’esterno.
In queste prime settimane del 2014 l’escalation di attacchi è stata impressionante, così come vasta è stata l’area presa di mira. L’obiettivo dichiarato è quello di rendere l’intera Nigeria uno stato islamico radicale, dove non ci sarà spazio per i cristiani.