In ogni uomo vi è l’inquietante sensazione di una mancanza: egli cerca continuamente qualche cosa di importante, che “dovrebbe possedere”, ma che non riesce mai a raggiungere. Spesso gli accade di osservare qualcuno che sembra aver ottenuto una posizione sociale invidiabile, o individui che hanno scalato “le vette del successo”, ed in questi momenti egli pensa di essere il solo ad avvertire quel “senso di vuoto” che talvolta si materializza in tormento ed angoscia. Si illude quindi che conquistando quelle mete il problema trovi una soluzione immediata. Ma ahimè! Una volta “arrivato”, magari dopo estenuanti sacrifici, rimane deluso e si rende conto che deve esserci qualcosa di più… qualcosa di inspiegabilmente superiore… e si ricomincia daccapo.
Questa condizione è comune a tutti gli uomini: ognuno vorrebbe un mondo migliore, più tranquillità e più pace. Possiamo affermare infatti che in tutte le epoche è stato così. Il consorzio umano, pur avendo raggiunto un notevole grado di sofisticazione, piena libertà politica, un tenore di vita alto, un avanzato livello tecnologico, continua ad avvertire un incolmabile vuoto interiore, al quale si addiziona la “preoccupazione” di un futuro dai contorni foschi e burrascosi. La società attuale sembra guidata da una morale edonistica, la vita è ridotta in termini puramente materiali, e il suo unico scopo diviene la ricerca smodata del piacere. Tutto questo non fa che acuire e portare ad esasperazione l’insoddisfazione dell’uomo. E così la filosofia che prevale nel mondo è: “mangiamo e beviamo perché domani… chi sa?” Divertirsi, svagarsi, coltivare degli hobby, non basta più. Oggi si cercano emozioni forti, realtà eccitanti, cose nuove… che spezzino la noia e la monotonia. Ma il vuoto resta, anzi si esaspera, e la ricerca non finisce mai!
Un saggio affermava che il cuore dell’uomo è stato creato con una forma particolare: quella di Dio, e quindi solo Dio può riempire il vuoto del cuore. Peccato, tristezza e morte rappresentano il passato, il presente e il futuro dell’uomo. Ma è tutta qui la vita?
Tu non sai da dove vieni, perché vivi, dove stai andando. Dare una risposta a queste domande significherebbe aver trovato la chiave per cambiare tutta la tua vita. Ma chi ti darà la risposta?
La Parola di Dio, la Bibbia, è l’unica chiave che penetra nel significato della vita, e mostra
all’uomo come risolvere i suoi problemi esistenziali, etici, morali e spirituali. Soprattutto indica la soluzione al vero problema dell’uomo: il peccato. Alcuni credono che la Bibbia sia un libro
storico, altri un libro di morale, altri ancora un libro sorpassato e noioso; noi vogliamo dirti che questo libro contiene il piano meraviglioso di Dio per lasalvezza dell’uomo.
Il tema di questo libro meraviglioso è GESÙ CRISTO: Egli appare fin dal primo verso della Genesi e viene rivelato attraverso le pagine dell’Antico Testamento come il Messia che deve venire,
presentato nei Vangeli come il Salvatore che è venuto a cercare e salvare i peccatori, nelle epistole del Nuovo Testamento come il Figliuolo di Dio coronato di gloria alla destra del Padre,
nell’Apocalisse come colui che torna per regnare e giudicare i popoli. Vuoi conoscere Dio? Sapere chi è? Dov’è? Cosa fa? Leggi la parola di Dio e credi in essa.
Alcuni dicono: Dio? Se Egli esiste davvero perché tanta violenza, guerre, odio, sofferenze, dolore, morte? Nazioni contro altre nazioni, razzismo, epidemie, corruzione, famiglie divise, figli abbandonati, egoismo? Perché non fa qualcosa? Perché non ferma tutto ciò?
Sono domande vecchie quanto il mondo, ma anche abbastanza superficiali e puerili.
È Dio il colpevole? Colui che ha fatto la terra, che ha dato all’uomo la vita, l’intelligenza, la capacità di scegliere e di volere; che cioè lo ha creato a Sua immagine e somiglianza dandogli
dominio su tutto il creato, potrebbe desiderare il male o rimanere indifferente di fronte ai drammi dell’umanità? No, Dio non può essere accusato se non dalla follia e dalla stoltezza! È l’uomo
che potendo scegliere tra il bene e il male ha scelto il male. Ha scelto il PECCATO, cioè la ribellione contro Dio, per seguire le menzogne di satana. Allora tu domanderai: Ma è giusto che noi
scontiamo gli errori dei nostri progenitori? Se loro hanno sbagliato, perché dobbiamo pagare anche noi? Il problema è che noi non siamo stati capaci di fare meglio. Adamo, Eva furono colpevoli,
ma noi lo siamo quanto loro perché abbiamo continuato a peccare, a rifiutare le leggi di Dio, ad amare le tenebre più della luce.
La Bibbia dice: “Tutti gli uomini hanno peccato, e sono privi della gloria di Dio. Non c’è nemmeno un giusto.” La nostra natura è quella di Adamo: non dobbiamo sforzarci di peccare, lo facciamo
istintivamente, oltre che volontariamente. In altri termini ciò significa che l’uomo è schiavo, cioè è dominato dal peccato.
Il peccato è la causa; la morte, l’angoscia, la sofferenza, il male ne sono le conseguenze. Ma oltre a questo, il peccato è separazione da Dio. Separazione che diverrà eterna e irrimediabile per
ogni uomo che muore in questa condizione.
GESÙ è la risposta a questa separazione. Egli disse: “Io sono la via, la verità, la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.”
Gesù Cristo venne nel mondo una notte di duemila anni fa, nascendo in una umile stalla di Betlemme. Egli predicò il Regno di Dio e girò la terra d’Israele facendo del bene a tutti: guarì i paralitici, liberò gli indemoniati, donò la vista ai ciechi, risuscitò i morti, insegnò l’amore vero. Accusato ingiustamente fu crocifisso come un malfattore, ma quella che apparentemente sembrava una sconfitta risultò la più eclatante e straordinaria vittoria mai riportata. Gesù, il Figlio di Dio, portò su di sè i nostri peccati, subendone la condanna al nostro posto, morendo sulla croce; e vinse la morte, risuscitando dopo tre giorni e sedendo alla destra del Padre dove anche ora intercede per coloro che credono in Lui e lo ricevono come loro Salvatore.
Tu puoi conoscere Gesù personalmente nella tua vita! Prima di te in ogni epoca della storia e in ogni luogo della terra milioni di persone Lo hanno conosciuto come Persona vivente nella loro
vita, sono state trasformate dalla Sua grazia e hanno trovato in Lui salvezza, liberazione, gioia e vita eterna. Egli è vivente, e ti ripete ancora oggi: “Venite a me voi tutti che siete
aggravati e travagliati, e io darò riposo alle anime vostre” (Matteo 11,28).
Gesù è vivente, e ti ama! Egli desidera salvarti ed avere un rapporto personale con te. Egli odia il peccato ma chiama ancora con amore ogni peccatore a ravvedimento, perché anche per te Gesù è
morto sulla croce versando il Suo sangue innocente.
“Poiché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna” (Giovanni 3:16).
“Voi mi cercherete e mi troverete, perché mi cercherete con tutto il vostro cuore” (Geremia 29,13).