Giovanni 16:16-18 - Introduzione: la Bibbia mostra la condizione dell’uomo che non conosce Dio: è come una pecora perduta, errante, senza pastore o qualcuno che si curi di lei. Notoriamente le pecore non hanno senso di orientamento. Non sanno ritrovare la via… hanno bisogno dell’aiuto e della guida del pastore. Così eravamo noi . Non solo smarriti nel caos di questo mondo, confusi e stanchi di vagare in un deserto arido e senza fine, ma addirittura ciechi alle cose di Dio, sordi alla Sua Parola, incapaci di ritrovare la via e di autoredimerci. Gesù, il figlio di Dio, vedendo la nostra condizione, ha voluto, nel Suo amore immenso, salvarci e tirarci fuori da quello stato. La Bibbia dice che Egli ha lasciato la gloria del cielo ed è venuto per “cercare e salvare ciò che era perduto”. Per dare la vita a noi, Egli è morto al posto nostro. Prima di morire ha voluto consolare e rassicurare i suoi discepoli:“Non vi lascerò orfani“. Non nel senso di padre o madre, ma come Maestro.
“Se voi mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherò il Padre, ed Egli vi darà un altro consolatore, perché stia con voi per sempre, lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete, perché dimora con voi, e sarà in voi. Non vi lascerò orfani; tornerò da voi.” (Giovanni 16:16-18)
Lo Spirito Santo è la Persona Divina che il Padre ha mandato sulla terra per continuare l’opera di Gesù. Egli è il vero Vicario di Cristo, non un uomo. Quante volte, quando c’è stato bisogno di consolare, confortare, incoraggiare qualcuno, abbiamo dovuto constatare che le nostre parole arrivano solo ad un punto limite, e non possono fare molto; ma lo Spirito Santo è il vero Consolatore, e arriva nel cuore dell’uomo dove nessun altro può arrivare, per dare quel vero aiuto, quel vero conforto che solo Lui può dare.
IL PARACLETOS
Il termine greco tradotto nella bibbia italiana con “Consolatore”, in verità nell’originale assume un significato molto più vasto e profondo. “Paracletos” vuol dire “Chiamato” (Para) “a fianco” (cletos) ciò vuol dire “qualcuno che è al tuo fianco per aiutarti….”, un Avvocato che prende in mano la tua causa, un testimone per difenderti, una persona pronta e capace a tirarti fuori da qualche situazione estremamente precaria, un amico che sa incoraggiarti nei momenti difficili, un intercessore, un difensore…. Oh glorioso Spirito Santo di Dio, quanto sei prezioso per noi!
Non possiamo vederlo fisicamente (Egli non è una persona fisica), ma proprio qui, ora, in questo preciso momento, sentiamo la Sua dolcissima presenza in mezzo a noi, ed esperimentiamo la gloriosa realtà affermata da Gesù: “…dimora con voi, e sarà in voi” Alleluia! Così sappiamo che Egli è il nostro Avvocato sulla terra, mentre nel cielo abbiamo un altro “Paracletos”, ed è Gesù Cristo stesso, unico mediatore tra l’uomo e Dio, Avvocato presso il Padre che intercede per noi.
Se a volte, nelle prove che affrontiamo, nelle tempeste della vita, quando la battaglia diventa veemente e dura, quando le montagne si ergono davanti a noi e diventa stressante e ardua l’impresa di scalarle, forse a volte ci siamo guardati intorno alla ricerca di qualcuno che potesse aiutarci; il salmista esclama nel salmo 121: “Alzo gli occhi verso i monti per vedere da dove mi verrà l’aiuto…”Miei cari, non guardiamoci attorno, ma guardiamo dentro di noi; Colui che dimora in noi, lo Spirito Santo è una persona reale più di una persona fisica dalla quale potremmo aspettarci l’aiuto. Egli non è una “forza astratta” come qualche religioso lo definisce, non è un qualcosa di indefinibile, astratto ,vago e impersonale, ma Egli è Dio, l’Onnipotente, che fa di ogni vero credente il Suo tempio e la sua dimora.
QUAND’ANCHE TUA MADRE TI ABBANDONASSE
Non dovrebbe mai accadere, ma quanti bambini abbandonati ogni giorno dalle rispettive madri. Abbiamo conosciuto in questi anni tanti “orfani”; abbiamo ospitato per diversi anni ragazze provenienti dalla Bielorussia, che vivono o vivevano in istituti lager. Pensavamo, prima di conoscerle, che fossero orfane nel senso vero del termine, ma abbiamo scoperto subito che si trattava si di orfane, ma di cosiddette “orfani sociali.” Avevano cioè una madre, un padre, ma erano stati fin dall’infanzia abbandonati a loro stessi. Ma Gesù ha detto: “Non vi lascerò orfani.” Dio non ci abbandona mai, mai si dimenticherà di te. Egli è pronto proprio ora per mezzo del Suo Santo Spirito a consolare il tuo cuore, a darti forza, a benedirti. Egli ti invita a bere “acqua viva” affinché tu stesso possa diventare come un fiume che porta vita.
Quando nelle circostanze della vita, improvvisamente ci si trova in difficoltà, per un incidente, o per ritrovarsi vittime di ingiustizie, o quando non si sa cosa fare in questioni legali, di solito le persone ricorrono ad un avvocato. Forse stai passando un periodo difficile, hai problemi in famiglia, sul lavoro, di malattia, non sai come uscirne fuori: chiama il Tuo Avvocato. Affidagli la tua causa. Se la morsa dello scoraggiamento ti stringe, se ti senti debole e impotente di fronte alla realtà, voglio ricordarti che anche i discepoli lo erano. I due tristi discepoli che incontriamo nel capitolo 24 dell’Evangelo di Luca sono la fotografia dello stato d’animo di tutti i discepoli di Gesù in quei giorni. Ma quando lo Spirito Santo nel giorno di Pentecoste venne su di loro furono trasformati e potenziati da non riconoscerli più. E cambiarono non solo loro stessi, ma il mondo intero.
Chiamalo! Invocalo! Egli ti darà coraggio, conforto, visione, capacità per risolvere la situazione, ricostruire se necessario ciò che è crollato, ridarti speranza e forza per proseguire il cammino ed essere vincitore sopra ogni circostanza.