“Beato il popolo che conosce il grido di giubilo, o Eterno, perché esso
camminerà alla luce del tuo volto.” (Salmo 89:15)

Tra i tanti popoli della terra, ce n’è uno che conosce il ” grido del giubilo “. Questo popolo è composto da uomini e donne di tutte le nazioni, senza distinzione di razza, di etnia, di lingua, o di condizione sociale. E quel popolo di cui la Bibbia dice: ” beato quel popolo che il Signore ha scelto come sua eredità “.

Che Egli chiama “popolo mio”, e del quale l’Apostolo Pietro afferma: “… un popolo acquistato da Dio, per proclamare le virtù di colui che vi ha chiamati dalle tenebre alla sua luce meravigliosa; ” (1 Pietro 2:9).

Questo popolo non ha bisogno di date, di cerimonie ufficiali, o di solennità religiose per esprimere il suo ” Giubileo “: lo “vive”, non solo in occasione del cosiddetto anno santo, ma sempre. Perché altrimenti, se non vivessimo il giubileo ogni giorno della nostra vita, non ci sarebbe vero cristianesimo perché non c’è cristianesimo senza giubileo… e non ci può essere giubileo se manca la vita spirituale, essenza del cristianesimo. Quello che sto dicendo in relazione al giubileo possiamo affermarlo anche riguardo al Natale. Non basta festeggiare il 25 dicembre la nascita di Gesù, ma dobbiamo domandarci: “vive Cristo dentro i nostri cuori”?

” Io oggi posso “festeggiare” e rallegrarmi, posso “giubilare” e ringraziare Dio per l’opera gloriosa e potente che Egli ha compiuto nella mia vita. Non ho bisogno di una data… Cristo vive in me oggi! Lui è il nostro Natale, la nostra Pasqua, e il nostro Giubileo!

     Il grande leader indiano, Indira Gandhi, affermò un giorno che fin quando ci saranno guerre, violenze, abusi, e soppressione dei diritti umani Cristo non sarà nato! In realtà i termini devono essere capovolti. Dobbiamo affermare che fin quando Cristo non nasce nel cuore delle persone ci saranno sempre queste terribili realtà. E pure i Natali scorrono e passano via; i ” “Giubilei” vengono e vanno… senza che l’umanità riesca a risolvere i propri problemi, senza che queste espressioni di religiosità arrivino a toccare il cuore e a cambiare le persone. Possiamo augurarci che il giubileo del duemila risolva gli infiniti problemi della società, nella nostra nazione, nel mondo cosiddetto cristiano? Quando questo anno sarà finito ci sarà meno violenza, meno droga, meno corruzione, meno peccato? Sarebbe bello che ciò avvenisse, ma la ragione ci porta a dubitare o a credere che ciò possa realmente succedere. Oggi, comunque, tu puoi vivere il tuo ” Giubileo ” che è vivere in Cristo e avere la certezza della salvezza.

COS’È IL GIUBILEO?

     Nella Bibbia incontriamo questo termine nel pentateuco, e sappiamo che tutto ciò che troviamo nel Vecchio Testamento è ombra, figura, tipologia di realtà che trovano poi il loro adempimento in Cristo! Questo vale anche per il giubileo. Esso ha il suo compimento in Cristo.

     Il giubileo politico-sociale, (quello della legge) aveva un fine e uno scopo temporale di alto contenuto; ma per quanto ci riguarda e figura di una realtà spirituale che ci viene svelata è rivelata da Gesù stesso. Il libro del Levitico, penso sia uno dei libri meno letti nella Bibbia. È ritenuto noioso, pesante e difficile. Ma per uno studente della Parola, questo libro è fondamentale per comprendere il ministerio e l’opera di Cristo. Il sacerdozio, i sacrifici e le feste solenni, (tra cui incluso il giubileo) trovano una corrispondente realtà spirituale nella Nuovo Testamento, ed ha a che fare proprio col piano di Dio per la salvezza. Tutti coloro che fanno parte del popolo di Dio sono stati fatti sacerdoti, i sacrifici sono cessati a causa dell’unico vero, valido, efficace sacrificio: quello di Cristo Gesù! Così è Gesù stesso che ci rivela il significato della giubileo.

Nelle Evangelo di Luca 4:18-19 Gesù dice prendendo e applicando a se stesso le parole del profeta Isaia 61: ” Lo Spirito del Signore, l’Eterno, è su di me, perché l’Eterno mi ha unto per recare una buona novella agli umili; mi ha inviato a fasciare quelli dal cuore rotto, a proclamare la libertà a quelli in cattività, l’apertura del carcere ai prigionieri, a proclamare l’anno di grazia dell’Eterno.”. Il giubileo quindi è proclamazione, annuncio della Grazia, della salvezza, della croce. Così c’è un grande privilegio, ma anche una grande responsabilità per il popolo di Dio. Quando arrivava l’anno del giubileo si sentiva per le contrade di Israele il suono del corno. Questo segnale indicava che era cominciato l’anno in cui è tutti i debiti dovevano essere condonati, tutti gli schiavi dovevano essere liberati, la terra doveva ritornare ai legittimi proprietari… così ancora in questo tempo, Dio ci chiama a suonare la tromba dell’Evangelo per proclamare libertà, espiazione, annunciare che Gesù Cristo a pagato sulla croce il prezzo per la salvezza di ogni uomo: questo è il nostro vero giubileo! Cristo è il nostro giubileo. Realtà presente, realtà futura. Solo per mezzo di Lui possiamo beneficiare delle benedizioni del giubileo. (E non dovremo aspettare il 2025 per questo…)

Nel vecchio testamento la durata del giubileo era limitata: un anno. L’anno di grazia del Signore inaugurato da Cristo Gesù e caratterizzato da un tempo che ancora oggi ci consente di dire che viviamo nell’era del giubileo. Questo tempo che finirà solo con il ritorno di Cristo sulla terra, è il tempo della Grazia. È caratterizzato dall’annuncio del regno di Dio.

Oggi è tempo di salvezza, oggi il Signore è pronto a salvare tutti coloro che accetteranno la Sua grazia e riconosceranno Cristo Gesù come loro unico personale Salvatore. Se ancora non ho mai fatto, fallo oggi! Ricevi Gesù nel tuo cuore… entra nel vero giubileo e potrai giubilare di una gioia vera, perfetta, completa in Cristo il Salvatore, il benedetto in eterno. Amen!

past.Agostino Masdea