"Dio ci Incoraggia"


" E il Signore disse di notte in visione a Paolo: Non temere, ma parla e non tacere; perché io sono teco, e nessuno metterà le mani su di te per farti del male; poiché io ho un gran popolo in questa citta ". Atti 18:9


Secondo una storia popolare una volta il diavolo ha pubblicizzato i suoi arnesi mettendoli in vendita ad un’asta aperta al pubblico, l’arnese dello scoraggiamento. Quando riesco a piantare questo nel cuore di un uomo posso fare entrare in seguito tante altre realtà.
Se esiste una cosa a cui l’uomo è quasi sempre soggetto è lo scoraggiamento. Non vi sono cose che mancano di scoraggiare l’opera di Dio. La Bibbia è piena di esempi di uomini che a volte sono stato scoraggiati. La stessa verità vale di tanto in tanto anche per noi.
Esempi:    Mosè — Numeri 11:1-5    Giosuè — Giosuè 7:7    Elia — 1 Re 19:4    Giobbe — Giobbe 3:3.

Vediamo tre cose che hanno contribuito allo scoraggiamento dell’apostolo Paolo.

1. Prima di tutto l’impegno estenuante dell’opera di Dio. Paolo giunge a Corinto che è la città più grande e perversa della Grecia di quei tempi. Situato in alto sovrastante la città si trovava il tempio dello dea d’amore, Apafrodite. In quei giorni chiunque era sessualmente immorale e perversa venivano targati con il sopranome di Corinzi. Il compito che Paolo aveva era arduo, è quindi di fronte una tale sfida non facile Paolo si sente scoraggiato.
2. In secondo luogo, il poco successo del lavoro già svolto nelle varie città già visitate e ora a Corinto. Spesso diciamo che ciò che Dio richiede da noi è fedeltà, il successo dipende da Dio. Questo è vero, ma è confortante a tutti vedere dei piccoli progressi e crescita nell’opera del Signore. Nonostante Paolo avesse visto un po’ di successo nei luoghi che ha visitato, egli è stato anche cacciato via da tutti quei luoghi. Ha visto diversi accettare la verità ma ha anche costatato le folle che continuavano a rigettare Gesù e questo lo scoraggiava.
3. Un’ultima considerazione sullo scoraggiamento di Paolo è il suo servizio svolto nella solitudine. Egli di solito deve affrontare l’opera del Signore da solo o con una o due persone al suo fianco. Uno penserebbe ad un coinvolgimento maggiore ma più delle volte viaggiare nei sentieri di Dio è un sentiero di solitudine.
Mentre il diavolo è all’opera per scoraggiare, Dio, sia lodato il suo nome, agisce per incoraggiarci. Il nemico ci tira giù, ma Dio è all’opera per tirarci su. Il diavolo fa di tutto per farci arrendere mentre Dio fa di tutto per spronarci a continuare il buon combattimento.

Consideriamo tre incoraggiamenti.

1. La collaborazione di amici Atti 18:1-5
Uno degli incoraggiamenti che Dio dà sono amici cristiani. Dio sapeva che Paolo avrebbe avuto di bisogno di un sostegno a Corinto, quindi Egli permette che ci siano problemi a Roma così Aquila e Priscilla giungano a Corinto. Avevano lo stesso mestiere di Paolo, fabbricavano tende e quindi insieme lavoravano e vivevano.
Questa coppia diventa i suoi migliori amici ed un sostegno prezioso per il lavoro a Corinto. In seguito arrivano anche Sila e Timoteo così l’apostolo è ancora più incoraggiato. Grazie a Dio per le persone che Egli mette al nostro fianco per incoraggiarci in momenti difficili.
2. Dei risultati positiviAtti 18:5-8
È importante considerare i risultati che già ci sono. A Corinto, non tanti hanno subito accolto il messaggio di Paolo ma ci sono state delle importanti conversazioni. Il credente può scegliere di considerare sempre le situazioni negative e quindi scoraggiarsi o ringraziare Dio per le cose positive che si verificano così da incoraggiarsi ad andare avanti.
3. Le Promesse di Dio Atti 18:11
Se è vero che gli amici, e anche dei risultati positivi ci incoraggiano e altresì vero che il più grande incoraggiamento viene dal Signore stesso.

La prima promessa è quella della presenza di Dio.

Egli è con noi:
a. In tempi di solitudine Ebrei 13:5
b. Nella valle. Dio è con noi nelle esperienza avverse della vita, in momenti di benedizione ma anche in momenti di grande difficoltà. Gesù simpatizza con le nostre infermità.
c. Nella morte Salmo 23

La seconda promessa è quella della sua protezione.

Io sono con te e nessuno ti metterà le mani addosso. Salmo 91:1-5
Quanto è bello avere la protezione di Dio, "Chi dimora nel ritiro dell’Altissimo, alberga all’ombra dell’Onnipotente" e l’ombra dell’Onnipotente è un’ombra onnipotente.

La terza promessa qui è la potenza di Dio.

Io ho un popolo numeroso in questa città. Questa è la promessa della potenza di Dio. Dio è potente a salvare. Io ho un popolo. Dio vuole salvare, Dio salva. Quando Dio vuole edificare la Sua chiesa, Gesù stesso ha detto:"Neanche le porte dell’Ades potranno vincerla". Il nostro aiuto è nel nome del Signore, la nostra forza non è nei nostri desideri o nei nostri sogni, la nostra forza è nella parola di Dio, in quello che Dio fa e in quello che Dio vuole fare.