RIFLESSIONE
SIMILITUDINI SIGNIFICATIVE
"Egli sarà come un albero
piantato presso a rivi d’acqua...” (Salmo 1:3)
La similitudine è
rilevante. L’uomo beato è paragonato ad un “albero”: la metafora evoca l’idea della vitalità. Chi si diletta nella Parola di Dio e medita su di essa è un credente “vivo”. Il secondo aspetto
interessante che possiamo evincere dal nostro testo riguarda il fatto che l’albero di cui parla l’anonimo scrittore è un albero ben “piantato”. Questa definizione ci parla, invece, della
stabilità del credente: le sue radici sono avvolte attorno alla Roccia dei secoli che gli dà fermezza. L’empio, di contro, è come la pula: non può avere alcuna stabilità, nessun luogo di
riposo. Come la pula esso è destinato a turbinare in ogni direzione: ora sale in alto, per poi essere calpestato nelfango. Oh! Come è
invidiabile, invece, la calma dell’uomo beato! Può soffiare un uragano, tanto forte da abbattere i suoi rami e spazzare via le foglie, ma le radici restano saldamente avvinghiate alla Roccia!
Dove si può trovare un principio di stabilità che venga a dimorare in noi? Il Signore stesso è per ogni credente rigenerato il Fondamento saldo e sicuro. La Parola del Signore, che “dimora in
eterno”, è per noi il sostegno immutabile e certo. In mezzo alle mutevoli circostanze della vita, alle fragili incertezze del domani e alle sue ombre che svaniscono, è di grande conforto
poter salire sul granito della Verità di Dio, per avere una base sicura. Il credente, poi, è paragonato ad un albero piantato “presso a rivi d’acqua”. Questa illustrazione descrive la risorsa
alla quale attinge il credente. Un albero senz’acqua è destinato a morire: ma colui che si diletta e medita nella Parola di Dio giorno e notte possiede una fonte ed un ristoro segreti. Quella
Parola, per la virtù dello Spirito Santo, diviene per lui il nutrimento in ogni stagione. Un calore insopportabile potrebbe abbattersi improvvisamente, le siccità estive potrebbero persistere
a lungo, ma il fiume di Dio è sempre in piena.