IL POTERE PERSUASIVO
DELL'ESEMPIO
L'apostolo Paolo conosceva il potere
dell'esempio tanto da affermare: "le cose che avete viste in me, fatele anche voi" (Filippesi 4:9).
Ciò che noi diciamo agli altri di fare,
dobbiamo farlo prima noi, altrimenti le nostre parole resteranno inascoltate e ci sarà detto: "medico, cura te stesso".
Le buone opere sono importanti nella vita del
credente. Pietro ci parla dell'agire di Gesù, dicendo
che Egli andava attorno "facendo del bene".
La gente oggi è stufa di parole, vuole vedere la nostra fede accompagnata dalle buone opere. Le azioni parlano molto più delle parole.
" Un uomo pio esercita infallibilmente una buona influenza su coloro che lo circondano. Non crederò mai che un uomo sia un vero cristiano, se sua moglie, i suoi figlioli, i suoi collaboratori e
perfino il cane che vive sotto il suo tetto non godano dei positivi effetti del suo esempio" (C.H. Spurgeon).
Non siamo salvati per opere, ma le nostre opere saranno valutate e ci procureranno lode o infamia.
"I più grandi ostacoli al successo della Parola sono dati da coloro che con la propria vita contraddicono la loro buona dottrina. Predicano così bene dal pulpito che è un peccato che vi scendano,
ma vivono così male giù dal pulpito che è un peccato che vi siano saliti" (Matthew Henry).
Il tempo in cui viviamo ci mostra una società in grave decadenza etica e morale. L'integrità è una qualità molto rara nella società di oggi.
"Il sentimento di quanti siamo maturi" deve essere di camminare sulla via dell'integrità per essere una testimonianza al mondo, un esempio e un punto di riferimento nella comunità dei credenti in
cui viviamo.
Possa la nostra vita corrispondere alla parole di Gregorio Nazianzeno che così descriveva Basilio: "la sua voce rimbombava qual tuono, perchè la sua vita risplendeva qual lampo".
La nostra vita dovrebbe essere un magnete che attira gli uomini a Cristo. È davvero triste quando, al contrario, essa li allontana da Lui.
Dobbiamo essere un esempio anche nel parlare. Le parole possono essere strumenti meravigliosi che ispirano, elevano, motivano. Ma possono anche avere effetto contrario: deludono, demotivano,
scoraggiano, deprimono.
Parole correttamente scelte hanno grande valore e influenza.
Una ferita verbale, a volte, fa molto più male di una ferita fisica.
Una parola è appropriata quando è detta: a tempo (Prov. 15:23), per incoraggiare (Giob. 4:4), in modo gentile (Prov. 16:24), con grazia (Col. 4:6), con saggezza (Sal. 49:3), per rallegrare (Prov.
12:25). La nostra bocca dovrebbe sempre pronunciare "parole sane".
Possa Dio concederci che, nelle nostre chiese, ci siano uomini e donne che, indipendentemente da una chiamata al ministero, aspirino ad essere degli "esempi" di fede e di santità. Solo allora il
diavolo, l'accusatore dei fratelli, sarà azzittito.
ATTIVIAMO IL POTERE DELL'ESEMPIO POSITIVO!