Ci sei venuto o ti ci hanno
mandato?
“Aimaas, figlio di Sadoc, disse di nuovo a
Ioab: «Qualunque cosa avvenga, ti prego, lasciami correre dietro all'Etiope!» Ioab gli disse: «Ma perché vuoi andargli dietro, figlio mio? La notizia non ti porterà nulla di buono». E l'altro:
«Qualunque cosa avvenga, voglio andare». Allora Ioab gli disse: «Corri!» Allora Aimaas andò di corsa per la via della pianura e oltrepassò l'Etiope...…Il re disse: «Il
giovane Absalom sta bene?» Aimaas rispose: «Quando Ioab mandava il servo del re e me, tuo servo, vidi una gran mischia, ma non so di che si trattasse». Il re gli disse: «Mettiti là da parte».”
(2° Samuele 18:22-23,29-30)
Aimaas voleva per forza rendersi protagonista di una notizia che nemmeno lui ne era perfettamente a conoscenza.
Ad ogni modo, prima di tutto, evitiamo di essere portatori di cattive notizie, poi, se non siamo chiamati a fare certi compiti lasciamolo fare a chi ha ricevuto una chiamata specifica per quel
lavoro.
Noi siamo utili agli altri quando svolgiamo il compito ed il lavoro che Dio ci ha assegnato, se invece ci intestardiamo nel fare cose alle quali non abbiamo ricevuto le capacità dal Signore
riusciremo brillantemente a creare solo una grande confusione!