Fede in Dio e moralità, un sondaggio globale
MILANO – Per essere dotati di principi e valori morali occorre credere in Dio. È quanto emerge da un sondaggio condotto tra più di 40 mila
persone in quaranta paesi tra il 2011 e il 2013 e reso noto il 13 marzo dall’organismo indipendente americano di ricerca Pew Research Center.
L’opinione prevale in ventidue paesi dell’Africa e del Medio Oriente. Il nesso tra fede e morale è presente anche in America Latina e in Asia tranne che tra i cinesi: non si pensa, infatti,
che occorra essere un credente per possedere principi morali.
La posizione degli americani e degli europei è più variegata: negli States, la metà degli intervistati ritiene che la moralità di una persona sia da collegare alla fede in Dio; in Francia, Spagna e Gran Bretagna, la proporzione è solo di due persone su dieci.
Il sondaggio rivela anche che i paesi poveri associano più spesso religione e morale dei paesi ricchi e che chi ha più di cinquant’anni è maggiormente propenso a collegare le due cose. Ad esempio in Grecia il sessantadue per cento delle persone in età pensa che essere credente conferisca una certa morale contro il ventinove per cento dei giovani tra i diciotto e i ventinove anni.