Siate dunque imitatori di Dio... Camminate nell'amore come anche Cristo vi ha amati. (Efesini 5:1-2) Ora, se a motivo di un cibo il tuo fratello è turbato, tu non cammini più secondo amore. (Romani 14:15)
CAMMINATE NELL'AMORE
Pietro camminava una notte sul marciapiede di una via mal rischiarata. Da lontano egli notò una piccola luce che si avvicinava. Era un uomo che teneva in mano una lampada tascabile... ed un bastone bianco. "Perché lei adopera la lampada tascabile?" domandò Pietro a quel cieco. Costui sorrise: "Ho una luce perché gli altri possano vedermi. Io certo non li vedo, ma faccio il possibile per non fare inciampare gli altri". Questo aneddoto illustra ciò che dovrebbe essere la condotta di un credente: una marcia nell'amore. Cioè applicarmi a non far cadere il mio fratello. Astenermi da ogni pensiero malvagio, da ogni maldicenza e menzogna a suo riguardo. Privarmi perfino di ciò che mi sarebbe gradevole pur di non ferire la sua coscienza. Questa attitudine va di pari passo con un cammino nella luce della rivelazione di Dio (1 Giovanni 1:7). Essa mi permette di vedere chiaramente ciò che io sono e ciò che faccio. Confessando a Dio le mie debolezze ed i miei falli, io posso rimanere in contatto con Lui e coltivare una relazione di semplicità e di trasparenza con i miei fratelli. Camminare nell'amore è desiderare il bene spirituale dei miei fratelli; significa ascoltarli, dedicare loro del tempo, pregare per loro, condividere con loro gioie e dolori. Realizzando ciò, noi entriamo nel pensiero del Signore Gesù e restiamo nella sua comunione.
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