Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate: ecco, son diventate nuove. (2 Corinzi 5:17)
PESANTE PATRIMONIO
GENETICO
Non pensiamo che lo scopo del
cristianesimo sia di migliorare lo stato del mondo, e neppure la natura umana. La prova è già stata abbondantemente fatta. Dio nella sua pazienza ha provato tutto
per mettere in evidenza l'eventuale bene che vi poteva essere nel cuore dell'uomo, ma, sempre, costui si è dimostrato peccatore. Nessuno sfugge a questa condizione; oggi, in termini scientifici,
si direbbe che il peccato è iscritto nel nostro patrimonio genetico. Figli di Adamo, tutti mostrano il carattere di Adamo. Invano vorremmo rigettare la nostra responsabilità su coloro da cui
discendiamo; è vero che questa malvagia natura mi è stata trasmessa da loro, ma io sono un peccatore come loro, ed è a causa del mio peccato, che in fondo si identifica con quello di Adamo, che
la legge divina mi condanna. La pretesa dell'uomo di diventare migliore è stata definitivamente rovinata quando Gesù, l'uomo perfetto, il "secondo Adamo", senza peccato, è venuto sulla terra: gli
uomini lo hanno respinto e crocifisso. Ma per la fede in Gesù, crocifisso, poi risuscitato, ed ora glorificato nel cielo, una vita nuova è data a colui che crede. Egli diventa figlio di Dio. "Se
uno è in Cristo, egli è una nuova creatura". "Dio ci ha riconciliati con sé per mezzo di Cristo". Dio non può gradire nessun altro che Cristo e coloro che sono "in Lui", nati di nuovo per la fede
nel suo nome.
Scrivi commento