Ringraziato sia Dio del suo dono ineffabile! (2 Corinzi 9:15) Colui che non ha risparmiato il suo proprio Figlio, ma lo ha dato per tutti noi, come non ci donerà anche tutte le cose con lui? (Romani 8:32)
CHE COS'È LA GRAZIA DI
DIO
La grazia ci dà ciò che non ci
è dovuto. Se io ho lavorato e mi si
paga un salario, non
si tratta d'un regalo,
il salario mi è dovuto. Ora Dio non è nostro debitore. Siamo noi che siamo suoi debitori per di più, totalmente insolvibili. Se fossimo ricevuti da Dio in virtù delle nostre opere, la grazia non
sarebbe grazia (Romani 11:6). La grazia è l'amore di Dio applicato alla nostra miseria morale che è assoluta. Questo amore ha la sua sorgente in Dio stesso, e non in noi. Egli è libero e sovrano.
E' ciò che il nostro cuore orgoglioso fa tanta fatica ad ammettere. Esso pensa sempre di poter fare qualcosa che attiri su di sé il favore di Dio. L'incredulo respinge la grazia. Il peccatore
pentito la riceve con riconoscenza. Ma, dopo averla gustata, facciamo attenzione a non dimenticarne il valore, come quello schiavo dell'evangelo a cui il suo padrone aveva rimesso un debito
astronomico e che appena uscito, maltratta il suo compagno che gli doveva qualche moneta. La grazia, base delle relazioni dell'uomo
peccatore con l'Iddio Santo, è anche la sorgente di tutte le benedizioni del credente durante la sua vita, che può sempre dire nelle sue preghiere: Non merito il favore che Ti chiedo. Le mie
relazioni con Te non sono fondate sui miei meriti; lo sono sui meriti del mio Signore Gesù Cristo e sulle perfezioni della sua opera.
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