“La mietitura è finita, l'estate è trascorsa, e noi non siamo salvati”. (Geremia 8:20) “Eccolo ora il tempo favorevole; eccolo ora il giorno della salvezza”. (2 Corinzi 6:2)

COMINCIARE A FARE I PROPRI BAGAGLI 

Una madre rispondeva alle domande della sua bambina riguardo alla morte del padre: "Dio è venuto a prenderlo, Nadia", le spiegò. "Un giorno Egli verrà pure a prendere noi due, ma non sappiamo quando". La bambina riflettè. “Se non sappiamo quando Dio verrà a prenderci, forse non saremo pronte; dovremmo cominciare a fare i nostri bagagli La bambina aveva ragione. Ella parafrasa involontariamente la frase pronunciata da un antico profeta "Preparati ad incontrare il tuo Dio" (Amos 4:12). Due fatti sono suscettibili di interrompere ad ogni momento la nostra vita terrena; la morte e la venuta del Signore per rapire la sua Chiesa. L'uno o l'altro possono realizzarsi in ogni istante. Un'altra bambina, qualche giorno prima di morire, all'età di quattro anni, era andata dalla mamma con tutte le bambole accuratamente vestite, tra le braccia. "Sono pronta, mamma, per andare dal Signore Gesù". Amici lettori, siete pronti ad incontrare Dio? In che cosa consiste questa preparazione? Se ponete la domanda alle persone che vi attorniano, otterrete certamente risposte molto differenti. Ma che cosa dice la Parola di Dio? Essa ci invita a rivolgerci a Gesù, il solo intermediario tra Dio e l'uomo, a confessargli il nostro passato integralmente così com'è (1 Giovanni 1 9), poi, ad affidargli la nostra sorte, lasciando a Lui la completa responsabilità delle nostre relazioni con Dio.