“...Ama il Signore Iddio tuo con tutto il tuo cuore, e con tutta l’anima tua, e con tutta la forza tua, e con tutta la mente tua...” (Luca 10:27)
Poniamo questo insegnamento dinanzi a noi nella sua grandezza. Si tratta di un comandamento. Non pensare che esso sia un privilegio per pochi eletti: per la maggioranza di noi esso è un traguardo assolutamente alla nostra portata. Questa è la legge del Signore, e in virtù di essa noi siamo già giudicati. È una legge che si estende al nostro passato: è il principio in base al quale ogni scopo e ogni desiderio, ciascuna parola e azione sono misurati attentamente. Questo è il primo e il più importante comandamento. Non allontanarlo da te come qualcosa di irrealizzabile e di irraggiungibile. Non cercare di ridurlo o di ridimensionarlo, impoverendolo e privandolo del suo significato. Esso risplende nella potenza della sua autorità, e si rivolge a ciascuno di noi. “Ama”: è un ordine che reclama per il Signore la parte più intima del nostro essere. “Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore”: esige per Lui ogni desiderio e ogni diletto. “Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta l’anima tua, con tutta la forza tua, con tutta la mente tua”. Il comandamento domanda che ogni cosa dentro di noi sia dedicata a Dio, e che a Lui sia subordinata ogni forza e ogni facoltà della nostra natura. Dio è Amore assoluto: Egli desidera che i nostri cuori Lo cerchino con un desiderio fervente. Questo significa che ci attardiamo alla Sua presenza con immenso piacere. Vuol dire che troviamo la nostra gioia più sincera, più pura e totale nel piacerGli, e che stimiamo la Sua benignità più della vita stessa. Questa è la richiesta insistente che il nostro Signore rivolge a ognuno di noi. Pensiamo all’estendersi di questo comandamento alla nostra intera esistenza, a tutte le attività quotidiane, a casa, sul lavoro, nel tempo libero, ovunque e in ogni circostanza, anche in quei giorni di indifferenza, quando eravamo troppo duri per ascoltare la voce di Dio che ci chiamava. Consideriamo l’amore immenso da cui procede questo comandamento, che spesso riceve, per tutta risposta, il nostro misero formalismo, un’adorazione priva di sentimento, la nostra trascuratezza e la nostra fredda indifferenza. Le esigenze del Signore non mutano: tutto quello che ci viene chiesto e la sola cosa che, probabilmente, siamo in grado di compiere è: “Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore”.
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