"Signore, io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto, ma dì soltanto una parola e il mio servo sarà guarito" (Matteo 8:8)
Gli uomini devono imbastire discorsi eloquenti nella speranza di conquistare l'uditorio con le loro idee religiose, politiche o
filosofiche.
Lo Spirito Santo, invece, ha il potere di convincere all'istante il cuore dell'uomo riguardo alla propria condizione di peccato e al bisogno che ha del Salvatore.
La stessa autorevole e divina parola che persuade e umilia il peccatore, produce, al contempo, una fede vittoriosa su ogni senso di colpa, tale da far realizzare la grazia del Signore nella vita
del più immeritevole.
Qui vediamo un centurione romano rivolgersi a Gesù, dopo averlo sentito parlare del Regno dei cieli.
Questo soldato mostra un forte senso di indegnità dinanzi alla santità del Signore, ma in un modo tale da evidenziare la Maestà divina.
Indegni ma fiduciosi, così dobbiamo accostarci a Cristo!
Gli uomini possono fare qualcosa di persona, da vicino, ma in modo molto limitato.
Al Signore, che è l'onnipresente e l'onnipotente, è sufficiente invece dare un cenno del proprio volere affinchè il miracolo avvenga.
Sii cosciente della tua indegnità e dei tuoi limiti, ma non addossarli a Cristo.
Credi e chiedi a Dio di pronunciare una parola in tuo favore.
Adi-Media
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