“È venuto in casa sua e i suoi non l’hanno ricevuto; ma a tutti quelli che l’hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventare figli di Dio: a quelli, cioè, che credono nel suo nome” (Giovanni 1:11-12)
Giovanni, nel suo Vangelo, inizia col dire che “nel principio la Parola era con Dio e la Parola era Dio”, la luce risplendette in mezzo alle tenebre e questa luce era ed è la vita degli
uomini. Tutti gli uomini vivevano nelle tenebre e, quando questa luce arrivò, coloro che vivevano nelle tenebre non l’hanno ricevuta. Questa Parola si è fatta carne per venire ad abitare
insieme agli uomini, ma il mondo non l’ha conosciuta. Per far conosce Dio all’umanità, Gesù si è fatto uomo per portare luce nel cuore dell’uomo, per trarlo fuori delle tenebre del peccato e
farlo vivere in comunione con Dio poiché l’uomo ha bisogno di stare in comunione con il suo creatore per essere completo.
È venuto in casa Sua, cioè in mezzo al popolo di Dio, ma neanche i Suoi L’hanno ricevuto.
Colui che ha creato il mondo, ogni cosa che vediamo e non vediamo, Colui che tiene tutto nelle Sue mani, che è il potente e il Signore dei signori, è rimasto fuori dalla porta perché non è
stato ricevuto. I Suoi L’aspettavano, ma, quando è arrivato, non L’hanno ricevuto.
In ogni casa c’era il grande desiderio che il Messia potesse nascere. L’aspettavano in un’altra maniera. Lui che era il Re, nacque in una povera mangiatoia; Lui che era il potente, si rivelò
ad umili pastori.
Oggi molti affermano di sapere chi è Gesù, ma non basta sapere, ci vuole altro! C’è grande differenza tra quelli che sanno chi è Gesù e quelli, invece, che hanno realizzato il motivo per cui
Egli è venuto sulla terra.
Gesù è venuto per salvare l’uomo dal peccato e dalla morte eterna, per riconciliarlo con Dio affinché possa vivere veramente.
Venne in casa Sua ed i Suoi non l’hanno ricevuto, ma oggi c’è speranza anche per noi perché la misericordia e la grazia di Dio si estendono a tutti gli uomini.
I Suoi non L’hanno ricevuto ma a tutti quelli che l’hanno ricevuto, (che L’hanno fatto entrare nel del proprio cuore), Egli ha dato il diritto di essere chiamati figli di Dio.
Questo diritto non è dato a coloro che conoscono solamente la storia di Gesù, che hanno una propria chiesa o una propria religione, ma è dato a tutti coloro che Lo ricevono, che si
riconoscono peccatori ed accettano Gesù.
Essere nati in una famiglia cristiana o frequentare una chiesa non basta, la cosa che conta è ricevere Gesù nella propria vita.
Chiedi in questo momento che venga nella tua vita, confessa i tuoi peccati e diGli: “Gesù ti ricevo nella mia vita, ti accetto come Salvatore e Signore”.
Fallo in questo momento e riceverai da Dio il diritto di essere dichiarato Suo figlio e di chiamare Dio Padre.
L’uomo che non riceve Gesù continua a vivere nel peccato, lontano da Dio. Se Lo ricevi, lo Spirito di Dio parlerà al tuo spirito con l’attestazione interiore, la conferma da parte di
Dio.
Tutti eravamo peccatori, ma coloro che non accettano Gesù continuano ad esserlo, e per loro il salario è la morte eterna lontano da Dio.
Ma, se tu Lo accetti, avrai il diritto di diventare figlio di Dio. Sta a te fare la scleta giusta: se Lo riceverai nella tua vita, potrai chiamarLo “Padre”.
Francesco Davide Scianna
Scrivi commento