COME COMINCIA IL RISVEGLIO
by Jim Cymbala
Se studi uno dei grandi risvegli del passato, troverai sempre uomini e
donne
che bramavano veder cambiare lo status quo, in loro stessi e nelle
loro
chiese. Essi invocavano Dio con insistenza e la preghiera portava
risveglio,
che a sua volta portava ancora più preghiera. È come nel Salmo 80, dove
il
salmista Asaf si lamentava del triste periodo in cui viveva: i recinti
rotti,
animali che portano devastazione, giardini arsi dal fuoco. Poi al verso 18
egli
supplica: “facci rivivere, e noi invocheremo il tuo nome”.
Lo Spirito Santo è uno Spirito di preghiera. Solo quando siamo ripieni
dello
Spirito Santo sentiamo davvero il bisogno di Dio ovunque andiamo. Magari
mentre
guidiamo la macchina capita che spontaneamente il nostro spirito inizi ad
andare
a Dio con bisogni, richieste ed intercessioni proprio lì, mentre siamo in
mezzo
al traffico.
Se le nostre chiese non pregano e se le persone non hanno appetito per Dio,
che
importa quante persone stanno frequentando il culto nella nostra chiesa? È
con
questo che vorremmo impressionare Dio? Immagino gli angeli che parlano
dicendo:
“Uh i vostri banchi! Non riusciamo a credere quanto siano belli! Qui in
cielo
ne parliamo da anni. Per non parlare poi del modo in cui quelle scale
salgono
fino al pulpito – è meraviglioso”.
Se non vogliamo sperimentare la vicinanza di Dio qui sulla terra,
perché
dovremmo voler andare in cielo dunque? Egli è il centro di tutto qui
sulla
terra. Se non gioiamo stare alla Sua presenza oggi, il cielo non sarà tale
per
noi. Perché Dio dovrebbe mandare in cielo qualcuno che non Lo brama
con
passione qui sulla terra?
Non sto dicendo che siamo giustificati per le opere o ogni altro atto
di
devozione. Non sono un legalista. Ma non possiamo evitare di porci la
domanda
di come sarà il cielo: gioire nella presenza del Signore, aver tempo
per
amarLo, ascoltarLo e dare a Lui tutta la lode.
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