DUE SPICCIOLO,UNA VITA

"Tutti vi hanno gettato del loro superfluo, ma lei, nella sua povertà, vi ha messo tutto ciò che possedeva, tutto quanto aveva per vivere" (Marco 12:44)

La donna citata nel Vangelo gettò appena due spiccioli nella cassa delle offerte per il tempio, ma non diede il superfluo. Era povera e anche vedova.
Per quei tempi, una condizione materiale veramente precaria, tuttavia risultava pure un incentivo a vivere per fede ogni giorno.
Si è propensi a credere che la gente ricca deve dare e chi è povero deve ricevere; tale pensiero si trasporta nel campo spirituale, quasi stabilendo che si possa servire Dio innanzitutto o soprattutto in base alle nostre possibilità e capacità sociali.
Come sempre, però, il Signore ci stupisce, presentando delle realtà che sovvertono gli schemi del ragionamento umano.
La Bibbia evidenzia che si può e si deve servire Dio grazie a una ricchezza interiore, al patrimonio della fede personale nella provvidenza divina.
Non esiste benefattore più vero e più grande di chi ricambia il bene ricevuto dalla grazia di Cristo.
Diamo tutto noi stessi, doniamo la nostra vita e tutto ciò che possediamo a Colui che è degno della nostra adorazione.
Egli lo farà moltiplicare per rendere partecipi tanti altri delle benedizioni ricevute dai tesori della Sua presenza.

Scrivi commento

Commenti: 0